Bungee ed altro

ciao a tutti!
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Dedicato a Ferruccio

Ciao a tutti,

Oggi vogliamo dedicare un pensiero speciale a una persona che ha significato moltissimo per la nostra comunità subacquea: Ferruccio Maltinti, il nostro socio fondatore e Presidente Onorario dell’ASD Posidonia Sub. Nato il 29 dicembre 1952, Ferruccio ci ha lasciati il 13 febbraio 2025, ma il suo spirito e la sua passione per il mare continueranno a vivere in ognuno di noi.

Le moto una delle sue passioni

La sua avventura subacquea è iniziata nel 1989, quando è diventato Palombaro numero 42 a Genova. Solo un anno dopo, nel 1990, ha conseguito la qualifica di Istruttore PADI, dimostrando fin da subito una dedizione straordinaria per l’insegnamento e la condivisione delle sue conoscenze.

Nel 1992, spinto dal desiderio di creare una comunità per gli appassionati del mare, ha fondato l’ASD Posidonia Sub. Nonostante le difficoltà iniziali e i numerosi trasferimenti da una sede all’altra, Ferruccio non ha mai perso la determinazione. Il suo sogno si è realizzato quando è riuscito a ottenere la concessione dell’attuale sede del Posidonia, trasformando un vecchio bunker in un punto di riferimento per tutti noi.

Ma Ferruccio non era solo un subacqueo esperto, era anche un uomo dalle mille passioni. Amava le moto e spesso lo si poteva vedere sfrecciare per le strade, sempre con quel sorriso contagioso che lo caratterizzava. Era un padre affettuoso per i figli Giulia e Alessandro, con i quali condivideva momenti speciali sia sopra che sotto il mare.

Le sue avventure subacquee lo hanno portato in luoghi affascinanti, dalle acque locali alle meraviglie sottomarine delle Filippine. Ovunque andasse, portava con sé la sua passione e il suo entusiasmo, ispirando chiunque avesse la fortuna di immergersi al suo fianco.

Per molti di noi, Ferruccio era più di un istruttore o di un presidente; era un amico, un mentore, una guida. Le sue lezioni non si limitavano alle tecniche subacquee, ma abbracciavano valori come la perseveranza, l’umiltà e l’amore per la natura.

Oggi, mentre ricordiamo Ferruccio, celebriamo anche l’eredità che ci ha lasciato. Ogni immersione, ogni risata condivisa, ogni sfida superata insieme porta il suo segno. Continueremo a onorare la sua memoria, mantenendo viva la passione per il mare e la dedizione alla comunità che lui ha contribuito a creare.

Grazie, Ferruccio, per tutto ciò che hai fatto per noi. Il tuo spirito continuerà a guidarci nelle profondità marine e nella vita di tutti i giorni.

Con affetto,

La tua famiglia dell’ASD Posidonia Sub

Nuove leggi segnalazione sub in immersione

Nuovi Obblighi di Segnalazione per Subacquei e Unità d’Appoggio

Art. 81 – Modifiche all’articolo 90

  1. Le unità d’appoggio per le immersioni devono issare una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile fino a 300 metri, con dimensioni minime di 45×70 cm.
  2. Si introduce la norma che richiede dotazioni aggiornate, come la UNI EN ISO 24803:2018.

Art. 82 – Modifiche all’articolo 91

  1. Il subacqueo è obbligato a utilizzare un galleggiante con bandiera rossa visibile a 300 metri durante l’immersione. Se si supera questa distanza dalla costa, è necessario avere una unità d’appoggio con personale pronto a intervenire.
  2. Viene introdotta la specifica di segnalazioni notturne, con una luce lampeggiante gialla visibile anch’essa fino a 300 metri.
  3. Un nuovo obbligo riguarda l’uso di un pallone di superficie gonfiabile autoraddrizzante da parte di ogni subacqueo, utile in caso di separazione dal gruppo.
  4. Il raggio di operatività del subacqueo viene limitato a 50 metri dalla verticale della segnalazione.
  5. Le unità in transito, come barche da pesca o da traffico, devono mantenere una distanza di almeno 100 metridalle segnalazioni del subacqueo.

Norme di sicurezza per le unità da diporto: nuove regole

Le nuove normative introducono anche importanti aggiornamenti per le unità da diporto impiegate come unità di appoggio per le immersioni subacquee sportive o ricreative, che entreranno in vigore il 21 ottobre 2024. Queste misure, pensate per garantire un livello di sicurezza ancora maggiore, prevedono specifici requisiti e dotazioni obbligatorie a bordo.

Dotazioni di sicurezza obbligatorie per le unità di appoggio:

Le unità di appoggio dovranno issare una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, ben visibile fino a una distanza di 300 metri, con dimensioni di 45 cm di altezza e 70 cm di lunghezza.

Dovranno essere presenti a bordo le seguenti dotazioni supplementari:

  1. Bombola di riserva da almeno 10 litri ogni cinque subacquei imbarcati, contenente gas respirabile e dotata di due erogatori. Per le immersioni notturne è richiesta anche una luce stroboscopica subacquea.
  2. Per le immersioni che prevedono soste di decompressione obbligate, si richiede una stazione di decompressione in sostituzione della bombola di riserva, dotata di un sistema di erogazione di gas respirabile per completare le ultime due tappe di decompressione per ogni subacqueo.
  3. Un’unità per la somministrazione di ossigeno, conforme alla norma UNI EN ISO 24803:2018.
  4. Una cassetta di pronto soccorso conforme alla tabella A e una maschera di insufflazione, indipendentemente dalla navigazione effettuata.
  5. Un apparato ricetrasmittente VHF, anche portatile, da avere sempre a bordo, indipendentemente dal tipo di navigazione.

Personale addetto e ulteriori misure di sicurezza:

Durante le immersioni subacquee, sarà obbligatoria la presenza di una persona abilitata al primo soccorso subacqueo.

 

Meraviglie sottomarine del Mar Ligure

Esplora le Meraviglie Sottomarine del Mar Ligure con la Nuova Pagina Dedicata alla Fauna e Flora

Il Mar Ligure, un vero e proprio “oceano in miniatura” , si svela ora in tutta la sua ricchezza attraverso la nostra nuova pagina Fauna e Flora del Mar Ligure, pensata per guidarvi in un viaggio subacqueo tra biodiversità, colori e conservazione.

Un Mare di Biodiversità
Il Mar Ligure, con i suoi fondali che spaziano da scogliere frastagliate a canyon sottomarini profondi oltre 2.600 metri , è un hotspot di vita marina. Qui, ogni immersione regala incontri straordinari: dalle praterie di Posidonia oceanica, vere foreste sottomarine che ossigenano l’acqua e proteggono le coste dall’erosione , alle gorgonie e coralli rossi che adornano le pareti rocciose del promontorio di Portofino, visibili già a 15 metri di profondità.

Non mancano specie iconiche come cernie, dentici e banchi di saraghi che popolano le aree protette.

Aree Protette: Tesori da Preservare
La Liguria vanta un network di aree marine protette, tra cui spiccano:
1. Santuario Pelagos: Un’area internazionale che tutela cetacei come balenottere comuni e delfini, grazie alla ricchezza di plancton.
2. Portofino: Qui, le immersioni rivelano coralli rossi a profondità insolitamente basse e una fauna ittica rigogliosa, frutto di decenni di protezione.
3. Cinque Terre e Isola di Bergeggi: Custodiscono praterie di Posidonia e rari coralli neri .

Queste zone, insieme a 27 siti di interesse comunitario, sono vitali per la conservazione e offrono ai subacquei l’opportunità di osservare ecosistemi intatti.

Sfide e Speranze per il Futuro
Nonostante la sua bellezza, il Mar Ligure affronta minacce come l’inquinamento da microplastiche e il cambiamento climatico, che alterano gli habitat favorendo specie invasive . Tuttavia, progetti di riforestazione della Posidonia e iniziative come il monitoraggio con ROV nelle profondità dimostrano un impegno concreto per la salvaguardia della sua ricchezza.

Un Invito a Esplorare
Il Mar Ligure non è solo un luogo da ammirare, ma da vivere con rispetto e curiosità. Con la nuova pagina, vogliamo connettervi alla sua anima più autentica, offrendovi strumenti per immergervi in modo consapevole e appassionato.

Visitate Fauna e Flora del Mar Ligure e preparatevi a scoprire un mondo dove ogni onda nasconde una storia, ogni fondale un tesoro.

Buone bolle a tutti! 🌊🐠

Sostituzione Batterie Aladin

 

Procedura abbastanza semplice se si ha un po’ di manualità e pazienza.

Occorrente:

batteria 3,6 Volt 2,6 Ah (negozi elettronica o Amazon, Ebay)
Batteria bottone CR2016
2 fili elettrici
contenitore con bordi alti
olio di paraffina (supermercati o ferramenta)
saldatore
cacciavite a taglio piccolo
coltellino, plettro o spatola sottile.

Prima fase:

distaccare il corpo del computer dal cinturino, è fissato lateralmente ad incastro con due dentini ed un po’ di colla. Una volta separato alzare la membrana nera, facendo attenzione a non tagliarla aiutandosi con un cacciavitino piatto o coltellino, è incastrata sul perimetro sulla cassa.
ATTENZIONE, uscirà l’olio! svuotare il computer, Ora sollevare la scheda del computer dalla parte della batteria, è incastrata da due dentini, ATTENZIONE a non alzarla troppo, sul retro ci sono i fili dei contatti intorno al display. Dissaldare la vecchia batteria e risaldare la nuova. Il computer mostrerà il messaggio di “ERR”. Riagganciare la scheda elettronica.

Seconda Fase:

Reset: in precedenza abbiamo già preparato la batteria CR2016 con i due spezzoni di filo, colleghiamo un polo e con l’atro filo continuiamo a toccare a colpetti l’altro contatto forato intorno al display, questo purtroppo non è una cosa immediata, certe volte ne basta una certe altre un po’ di più…. finché il device non si risveglia. Procedura un po’ randomica, nel caso non perdete fiducia certe volte si risveglia alla prima, altre dopo svariati tentativi. Se qualcuno è in possesso del cavo di interfaccia PC ed il software datatrack/dataload può resettarlo co la funzione wakeup.

a questo punto non ci resta che riempire il computer di olio di paraffina, lo poniamo sul fondo del recipiente e lo immergiamo completamente nell’olio, muovendolo ed inclinandolo per far uscire tutte le bolle d’aria, Un consiglio adagiare prima il computer e versare piano piano l’olio. Meglio lasciarlo riposare il più possibile, piano piano le eventuali bolle usciranno. Applicare ad incastro la membrana, basta fare poi pressione sul bordo per reincastrala nuovamente. Ci possiamo aiutare a premere con il fondo del manico di un cacciavite, o qualcosa di tondo.Se rimane qualche piccola bolla non ne inficia assolutamente la funzionalità, è solo un problema estetico. Pulire bene la plastica della cassa lateralmente applicare un poco di attak in prossimità degli incastri ,non esagerare nel caso voleste risostituire la batteria in futuro.Riapplicare il cinturino.