Immersione tecnica al relitto della Haven del nostro vicepresidente Marco Pizzirani. 7 Agosto 2015
Queste le sue impressioni:
Ho voluto condividere questo video fatto anni fa per “arricchire” le bellissime immagini già pubblicate sul nostro sito con qualcosa di particolare.
Premetto che non si è trattato di un’ immersione “tecnica” (sono sceso con 18 litri di semplice aria) anche se dalle immagini si nota un “compagno di gita” che era invece equipaggiato con miscela trimix.
Sicuramente un’immersione delicata da non prendere assolutamente come una normale immersione al Parco di Portofino anche se profonda.
Il filmato l’ho girato alla seconda immersione sul relitto nel giro di 15 giorni: una serie di circostanze favorevoli mi hanno facilitato l’immersione. È stata la mia quinta volta: mi sentivo molto tranquillo per riuscire a gestire un immersione facendo delle riprese (GoPro 3 Black edition).
Colgo l’occasione per ringraziare l’amico e compagno di apnea Giacomo Gualtieri, guida Fipsas.
Facendo la discesa “in aria” abbiamo deciso di non scendere oltre i -45 metri per limitare i tempi di decompressione: il “tuffo” è durato circa 20 minuti mentre la decompressione poco meno di 30 minuti.
Sicuramente, per chi non è mai sceso sulla Haven, è un’esperienza forte: confesso che un paio di volte mi sono trovato in difficoltà: la prima volta in assoluto ho patito un blocco inverso in risalita (maschera piena di sangue) la seconda volta (terza volta che scendevo) consumo eccessivo di aria (eravamo scesi a -54 metri… da NON fare!) . Bisogna arrivare preparati per questa immersione: attrezzatura e fisico al top, no raffreddore, no mal di testa… e una buona dose di immersioni “profonde” (ovvero -40 metri) fatte recentemente… mi raccomando!
Buon blu
marco
Sollecitato dalla nostra curiosità, Marco ci ha spiegato cosa sia il “blocco inverso”:
in sostanza l’immersione era “filata liscia”…in fase di risalita ho iniziato a sentire un dolore alla fronte (tipo sinusite)….era catarro/aria che non riusciva ad uscire dal naso e che ha iniziato a “trovare una strada alternativa”….in pratica la pressione lo aveva compresso….poi risalendo la pressione è diminuita (e nel frattempo il muco era aumentato) facendo espandere la massa di muco/aria/sangue sul fronte nasale…
mi sono accorto del sangue nella maschera perché ho sentito un “soffio” nell’occhio sinistro….il muco stava uscendo da lì!!!! Ho risolto fermandomi e scendendo su è giù per far diminuire il dolore….poi quando mi sono accorto che il muco stava uscendo ho ripreso la risalita.
In rete ho trovato questa definizione “tecnica” del DAN:Durante la risalita, se l’aria che si espande non riesce ad uscire (blocco inverso), il volume di gas nella cavità aumenta, con maggior dolore e disagio. Se lo stress nell’orecchio medio diventa troppo grande (non si riesce a compensare o si forza la manovra di compensazione), si possono causare danni all’orecchio medio e interno (udito e senso di equilibrio), con rischio di danni permanenti.